Orecchie a forma di « V », praticamente piatte, leggermente ripiegate, parecchio corte e con attaccatura piuttosto alta. Testa espressiva, mediamente larga. Pelo liscio “all' inglese”, cioè piatto e non troppo corto.
Il corpo ha il dorso dritto e muscoloso, rene forte e leggermente arrotondato, torace più sviluppato in altezza che in larghezza, costole piuttosto piatte anziché arrotondate. La coda è di lunghezza media, leggermente a spiga e ben portata.
Il Mantello abitualmente a fondo bianco con tutte le nuance dal nero all'arancio, ma ugualmente tricolore con un manto nero che copre bene le parti superiori del dorso.
L' Harrier è un cane del XIII°secolo : appartiene a quella famiglia molto antica di segugi inglesi, fra i quali il Beagle è il più popolare al mondo d'oggi. Alcuni autori fanno risalire la creazione delle prime mute al XIII° secolo.
Di carattere ne ha da vendere. Questo segugio facile da condurre, è molto intraprendente e sempre pronto all'attacco. La grande selvaggina, come il cinghiale o il capriolo, non gli fa paura ed è a quel punto che mostra tutte le sue qualità, sui terreni accidentati.
Specialista della lepre e della volpe nella caccia all'inseguimento, l'Harrier fa parte di numerose mute nel suo paese d'origine. Nessuna selvaggina gli resiste: è considerato “hunter”, cacciatore con cuore, impareggiabile per la sua velocità e il suo olfatto fine, che prende tutti i tipi di animali, dalla lepre alla volpe.
Alcuni, grazie al carattere forte, non esitano ad utilizzarlo per la caccia della selvaggina da pelo.