San Bernardo

San Bernardo

Descrizione: testa possente, espressiva e di aspetto imponente, con uno stop ben marcato ed un frontale che cade netto sulla radice del muso. Orecchie di taglia media, con un attacco alto e largo, l'orecchio si distingue per la sua conca fortemente sviluppata. Di costituzione generale imponente, armonioso, di bell'aspetto e molto muscoloso. Pelo Corto o lungo. Coda con un attacco largo e forte, la coda è lunga e pesante, l'ultima vertebra caudale deve arrivare almeno a livello del garretto. Mantello fondo bianco con zone di colore rosso-bruno più o meno grandi (mantello marezzato) fino a formare un mantello rosso-bruno interrotto sul dorso e sui fianchi (mantello a sella completa).

Gli è stato dedicato un museo in Svizzera, a Martigny, vicino al suo luogo d'origine, l'Ospizio del Gran San Bernardo, dove visse una celebrità di nome Barry (1800-1814), che salvò 40 persone e divenne un vero oggetto di culto. Inoltre, dal 2005, l'allevamento della razza è perpetuato nell'Ospizio grazie ai generosi benefattori riuniti nella Fondazione Barry.

San Bernardo

La presenza di questi cani all'Ospizio del Gran San Bernardo è attestata da documenti iconografici che risalgono al 1695 e da una nota agli atti dell'Ospizio dell'anno 1707. Venivano utilizzati per accompagnare i viandanti e soprattutto per ritrovare e salvare quelli che si erano smarriti nella neve e nella nebbia. Il leggendario “Barry” divenne così il prototipo del cane da salvataggio. 

Nel giro di qualche generazione, con un allevamento sistematico mirato ad ottenere un tipo ideale, si arrivò alla razza attuale. Il 2 Giugno 1887 il San Bernardo fu ufficialmente riconosciuto come razza di origine svizzera e lo standard diventò l'unico documento autorevole. Il San Bernardo venne riconosciuto ufficialmente come cane nazionale svizzero. Ne esistono due varietà: quella a pelo corto (pelo doppio) e quella a pelo lungo.

Di carattere affabile, il San Bernardo si distingue per il temperamento calmo, ma può anche dar prova di una certa vivacità nonostante la sua corporatura ed il suo peso. Anche se non è il più diffuso, è indiscutibilmente il cane da montagna più noto e più popolare sin dalla fine del XIX secolo!